La pandemia globale ha alterato per sempre lo scenario immobiliare logistico: le decisioni relative alla supply chain sono diventate più olistiche, maggiormente guidate dai dati e più urgenti che mai. Alla base di questo cambiamento ci sono le stesse forze - urbanizzazione, digitalizzazione e demografia - che hanno modificato il nostro modo di vivere, lavorare e fare acquisti.
Questo rapporto speciale di Prologis Research si propone di separare la volatilità temporanea, dovuta ai comportamenti umani e aziendali nel corso della pandemia, dai trend reali e duraturi che continueranno a guidare le supply chain del futuro.
Ecco i punti chiave evidenziati da Dirk Sosef, vice presidente, Ricerca e Strategia, Prologis Europe:
1. Il tasso di crescita strutturale della domanda immobiliare logistica è salito
Questa ricerca analizza gli ultimi sviluppi dei fondamentali del mercato. L’e-commerce non ha solo un impatto sulla logistica ma influenza anche le tendenze di urbanizzazione, la digitalizzazione, la demografia, le crescenti aspettative dei consumatori e le economie di scala.
2. Nuove previsioni sull’e-commerce
Le informazioni a disposizione su come gli investimenti nella supply chain rafforzeranno nuovi andamenti delle vendite sono poche. Prologis Research sta quindi sviluppando una metodologia di previsione proprietaria che prende in considerazione caratteristiche emergenti come la rigidità delle abitudini di consumo e la scarsità di alternative di vendita al dettaglio fisiche.
3. Nuovi dati sulla necessità di stock moderni
Prologis Research prevede che il tasso di adozione di spazi logistici moderni aumenterà parallelamente alla globalizzazione delle best practices della supply chain, determinando la necessità di altri 280-370 milioni di metri quadrati di spazio a livello globale entro il 2030.
In allegato è disponibile una panoramica riassuntiva. La versione integrale della ricerca è disponibile qui