Con le ultime “rullate” dell’urban artist VESOD è giunta a completamento la prima galleria di urban art a cielo aperto mai realizzata a livello mondiale in un parco logistico. E’ il Prologis Park Lodi ad ospitarla, parte di un progetto di trasformazione del parco logistico per renderlo esteticamente più bello e per offrire a chi lo frequenta anche una nuova serie di servizi.
Le opere che occupano 40.000 metri quadrati di facciate si distinguono per stile e approccio creativo ma trovano in una serie di parole chiave e nel rapporto tra uomo e natura il loro filo conduttore. Filo ulteriormente rafforzato dall’inserimento in alcune delle opere di giardini verticali che verranno completati entro il prossimo mese di settembre.
La trasformazione del parco rappresenta il progetto pilota per l’Italia del concetto PARKlife™ elaborato da Prologis a livello internazionale e che mira a mettere al centro non solo le esigenze dei clienti ma anche quello delle persone che lavorano e frequentano i nostri parchi logistici.
Completate le opere di Urban Art proseguono a pieno ritmo gli altri interventi programmati. Un approccio ad “agopuntura”, come lo ha definito Davide Ruzzon, director di TUNED/Lombardini22 responsabile del progetto in Italia, che si pone ora l’obiettivo di creare all’interno del parco stesso zone relax, aree svago, percorsi pedonali per rispondere ad alcune delle criticità di tipo urbanistico ed edilizio-architettonico che producono effetti negativi sulle persone.
E’ quindi prevista anche la riqualificazione di parte delle aree a verde con l’introduzione di piante ad alto fusto dai cromatismi diversi che riequilibrano gli spazi e l’ambiente creando così un naturale dialogo con le opere presenti sugli edifici. Prevista anche la realizzazione di aiuole con erbacee perenni che assicurano ulteriore variabilità̀ cromatica, zone a prato e speciali zone ristoro e servizio destinate a quanti frequentano il parco logistico per lavoro.
PARKlife™ rappresenta un cambio di paradigma nello sviluppo dei nostri parchi logistici. L’obiettivo è quello di pensare al parco logistico sempre più come un luogo di socializzazione, un piccolo centro urbano dove sarà possibile trovare una serie di servizi che vanno ad arricchire la giornata lavorativa: dal trasporto pubblico alle aree comuni, dalle attività possibili nel tempo libero a occasioni di incontro. L’idea stessa di sostenibilità si allarga e diventa anche fruibilità e vivibilità degli spazi. Si pone quindi sempre maggiore attenzione sia alle aree interne come ad esempio sale relax, sale polifunzionali ecc. sia a quelle esterne con la realizzazione di spazi di ricreazione e di svago, campi da gioco, percorsi pedonali sicuri, sentieri della salute e piste ciclabili, zone ombreggiate, riprogettazione del verde che permettono a quanti vivono il parco di fare attività fisica o di rilassarsi.
Lo sviluppo del progetto piloto PARKlife™ è stato reso possibile grazie alla collaborazione con CEVA Logistics Italia che opera dal Prologis Park Lodi.